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Cellulite: Una Questione Ormonale e Fisiologica

Introduzione


La cellulite è una condizione estetica comune che interessa principalmente le donne ed è spesso percepita come un semplice accumulo di grasso sottocutaneo. Tuttavia, la sua formazione dipende da una complessa interazione tra fattori ormonali, circolatori e strutturali. Questo articolo esplorerà il ruolo degli estrogeni, del metabolismo lipidico e delle strategie nutrizionali per contrastare la cellulite.


Cos'è la Cellulite? Un Approccio Scientifico


La cellulite è caratterizzata da un'alterazione della struttura del tessuto adiposo sottocutaneo, che porta alla comparsa dell'effetto "pelle a buccia d'arancia". Si tratta di una panniculopatia edemato-fibrosclerotica (PEFS), che si sviluppa attraverso un'interazione tra ormoni, metabolismo lipidico e microcircolazione.

Gli adipociti, le cellule che immagazzinano grasso, subiscono un ingrossamento patologico, spingendo verso l'alto il derma e creando le tipiche depressioni cutanee. Questo fenomeno è aggravato da fattori come ritenzione idrica, scarsa circolazione sanguigna e infiammazione.


Il Ruolo degli Ormoni nella Cellulite

Gli estrogeni giocano un ruolo chiave nello sviluppo della cellulite, poiché influenzano la sintesi del collagene, la ritenzione idrica e la distribuzione del grasso corporeo.


L’ eccesso di estrogeni predispone alla cellulite . Avere

estrogeni è fisiologico, sia per l’uomo che per la donna; averne in eccesso può dare dei

problemi, cioè predispone .


Bisogna tener presente che alcune donne sono più predisposte di altre a una

produzione eccessiva di estrogeni e quindi alla cellulite.

Possiamo visivamente individuarne le forme corporee (correlabili a condizioni ormonali e quindi alla predisposizione alla cellulite):






1. Estrogeni e Recettori Adrenergici


Gli estrogeni favoriscono l'accumulo di grasso nei distretti tipicamente femminili (cosce, glutei), inducendo una sovraespressione dei recettori adrenergici alfa-2 e una riduzione dei recettori beta-2.

  • I recettori alfa-2 inibiscono la lipolisi, impedendo la mobilizzazione del grasso.

  • I recettori beta-2 favoriscono la lipolisi e migliorano la circolazione sanguigna.

In presenza di un eccesso estrogenico, l'attività dei recettori alfa-2 prevale, rendendo più difficile la riduzione del tessuto adiposo nelle zone affette da cellulite.


2. Insulina CI METTE LO ZAMPINO


L'insulina, quando secreta in eccesso a causa di un'alimentazione iperglucidica, aumenta ulteriormente la ritenzione idrica e la predisposizione alla cellulite. L'insulina riduce la produzione di SHBG (Sex Hormone Binding Globulin), aumentando la quota di estrogeni liberi e amplificandone gli effetti lipogenetici, creando un circolo vizioso.


3. Cortisolo e Stress


Il cortisolo, noto come ormone dello stress, può peggiorare la condizione della cellulite. Una produzione cronica elevata di cortisolo:

  • Induce perdita di massa muscolare.

  • Aumenta la deposizione di grasso sottocutaneo.

  • Stimola la ritenzione idrica.


Strategie Nutrizionali per Contrastare la Cellulite

La dieta può influenzare significativamente la regolazione ormonale e metabolica, migliorando la condizione della cellulite.


1. Apporto di Grassi e Recettori Adrenergici E GESTIONE CARBO.


Evitare diete a basso contenuto di grassi low-fat è fondamentale, poiché contribuiscono alla sovraespressione dei recettori alfa-2. Diete low-carb oppure keto cicliche possono essere una strategia utile in modo da tenere sotto controllo insulina e apporti lipidici


  • Grassi da prediligere fonti di omega-3 e grassi insaturi.

  • Evitare oli vegetali raffinati e grassi trans.


2. Sodio e Idratazione


Contrariamente a quanto si pensa, eliminare completamente il sale dalla dieta può aggravare la cellulite.

  • Un apporto equilibrato di sodio aiuta a ridurre l'espressione dei recettori alfa-2.

  • Bere abbondante acqua per favorire il drenaggio dei liquidi.



Scala di Nurnberger-Mulle PER RICONOSCERE GLI STADI DELLA CELLULITE


Questa permette di classificare la cellulite nei seguenti stadi:


Stadio 0: nessuna fossetta visibile in piedi o distesi; la pelle pizzicata mostra pieghe

e solchi ma non un aspetto “a materasso”. Piccoli inestetismi sono spesso transitori.


Stadio 1: nessuna fossetta visibile in piedi o distesi; la pelle pizzicata mostra un

aspetto a materasso. La temperatura corporea può essere disomogenea tra i punti accumulo ma risulta uno stadio totalmente risolvibile.


Stadio 2: fossette spontanee in piedi, ma non distesi. cosce e glutei sono molto freddi di solito, tipico di donne ginoidi, spesso le zone sono un po' doloranti se pizzicate e si sentono piccoli "noduli" sottocutanei. Questo stadio della cellulite edematosa-fibrotica sarà reversibile ma non completamente, lasciandosi dietro qualche inestetismo


Stadio 3: fossette spontanee sia in piedi che distesi. la pelle è a materasso

praticamente sempre. La plica è invece “molle” e gelatinosa, può essere poco dolorabile o

non esserlo per niente, la temperatura di solito risulta normale. La situazione è molto critica e vanno gestiti molti aspetti ma sarà uno stadio con scarsa reversibilità.




 
 
 

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