Glutine e Benessere: Come Riconoscere e Gestire la Sensibilità
- Dr. Andrea Nittoli
- 15 feb
- Tempo di lettura: 3 min
La sensibilità al glutine non celiaca (SGNC), nota anche come Gluten Sensitivity (GS), è una condizione clinica caratterizzata da sintomi intestinali ed extra-intestinali correlati all'ingestione di glutine, in assenza di celiachia o allergia al grano. Sebbene la SGNC sia oggetto di crescente interesse, la sua definizione, diagnosi e gestione rimangono ambiti di studio attivo.
Sintomatologia della Sensibilità al Glutine Non Celiaca
I sintomi associati alla SGNC sono vari e possono includere:
Sintomi gastrointestinali:
Dolori e gonfiori addominali
Diarrea o stitichezza
Meteorismo
Sintomi extra-intestinali:
Cefalea
Affaticamento cronico
Dolori muscolari e articolari
Disturbi dell'umore, come ansia e depressione
Eruzioni cutanee ed eczema
Questi sintomi tendono a manifestarsi poche ore o giorni dopo l'assunzione di glutine e migliorano con la sua eliminazione dalla dieta.
Diagnosi Differenziale: SGNC, Celiachia e Allergia al Grano
La diagnosi di SGNC è complessa e si basa sull'esclusione di altre condizioni, principalmente la celiachia e l'allergia al grano. La celiachia è una malattia autoimmune in cui l'ingestione di glutine provoca danni alla mucosa intestinale, mentre l'allergia al grano è una reazione immunitaria mediata da IgE alle proteine del grano. Nella SGNC, non si riscontrano né gli autoanticorpi specifici né l'atrofia dei villi intestinali tipici della celiachia, né le reazioni IgE tipiche dell'allergia al grano.
Meccanismi Patogenetici e Fattori Coinvolti
I meccanismi alla base della SGNC non sono ancora completamente compresi. Oltre al glutine, altre componenti del grano, come gli inibitori dell'amilasi/tripsina (ATI) e i FODMAP (oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli fermentabili), potrebbero contribuire alla sintomatologia. Gli ATI, in particolare, possono attivare il sistema immunitario innato, mentre i FODMAP possono causare sintomi gastrointestinali in individui sensibili.
Approccio Diagnostico alla SGNC
Attualmente, non esistono biomarcatori specifici per la diagnosi di SGNC. Il percorso diagnostico prevede:
Esclusione della celiachia:
Dosaggio degli autoanticorpi specifici (anti-transglutaminasi tissutale IgA)
Valutazione genetica per la presenza degli aplotipi HLA-DQ2/DQ8
Biopsia duodenale per l'analisi istologica
Esclusione dell'allergia al grano:
Test cutanei (prick test)
Dosaggio delle IgE specifiche per le proteine del grano
Valutazione della risposta alla dieta:
Implementazione di una dieta priva di glutine per un periodo determinato
Monitoraggio dell'andamento dei sintomi
Eventuale reintroduzione controllata del glutine per confermare la sensibilità
È fondamentale che queste fasi siano supervisionate da professionisti sanitari per evitare autodiagnosi e diete non necessarie.
Gestione e Trattamento della SGNC
L'unica strategia attualmente efficace per la gestione della SGNC è l'adozione di una dieta priva di glutine. Tuttavia, a differenza della celiachia, la rigidità dell'eliminazione del glutine può variare tra gli individui con SGNC. Alcuni possono tollerare piccole quantità di glutine senza manifestare sintomi, mentre altri necessitano di un'esclusione più rigorosa. È essenziale personalizzare l'approccio dietetico in base alla sensibilità individuale e monitorare l'evoluzione dei sintomi nel tempo.
Alimenti Naturalmente Senza Glutine
Numerosi alimenti sono naturalmente privi di glutine e possono essere inclusi nella dieta di chi soffre di SGNC:
Cereali e pseudocereali:
Riso
Mais
Grano saraceno
Quinoa
Miglio
Sorgo
Teff
Amaranto
Tuberi:
Patate
Manioca
Legumi:
Fagioli
Lenticchie
Ceci
Piselli
Proteine animali:
Carne fresca
Pollame
Pesce
Uova
Frutta e verdura:
Tutti i tipi di frutta e verdura fresche
È importante verificare che questi alimenti non siano stati contaminati durante la lavorazione o la preparazione. Per ulteriori dettagli, è possibile consultare l'elenco completo degli alimenti senza glutine fornito dall'Associazione Italiana Celiachia (AIC).
AIC - Associazione Italiana Celiachia
Alimenti a Base di Farina di Grano Monococco
Il grano monococco, noto anche come farro monococco, è un cereale antico con un contenuto di glutine inferiore rispetto ai grani moderni. Tuttavia, contiene comunque glutine e non è adatto a chi soffre di celiachia o SGNC. Per chi può consumarlo, esistono diversi prodotti a base di farina di grano monococco:
Farina integrale di grano monococco:
Adatta per la preparazione di pane, pizza, torte e biscotti. Ad esempio, la farina integrale Hammurabi è indicata per impasti non lievitati come crostate e biscotti, mentre la farina integrale Norberto è ideale per impasti lievitati come pane e pizza.
Pasta di grano monococco:
Disponibile in diverse forme, come penne, fusilli e fettuccine, offre un'alternativa nutriente alla pasta tradizionale.
Prodotti da forno:
Pane, focacce e biscotti realizzati con farina di grano monococco sono apprezzati per il loro sapore caratteristico e le proprietà nutrizionali.
Considerazioni Finali
La sensibilità al glutine non celiaca rappresenta una sfida diagnostica e terapeutica nel campo della nutrizione clinica. La mancanza di biomarcatori specifici e la sovrapposizione sintomatologica con altre condizioni gastrointestinali richiedono un approccio multidisciplinare e personalizzato. La ricerca continua è fondamentale per chiarire i meccanismi patogenetici, identificare criteri diagnostici più precisi e sviluppare strategie di gestione ottimali per i pazienti affetti da SGNC.
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