LATTE & LATTICINI
- Dr. Andrea Nittoli
- 23 mar 2020
- Tempo di lettura: 1 min

COSA CONSIGLIO
Molti sono i casi di intolleranza al lattosio, più o meno gravi.
Il piccolo consiglio è valutare il grado di tolleranza e valutare l'eliminazione o la riduzione di tali alimenti.
Spesso l'intolleranza è lieve cioè dose dipendente, consiglio, in questo di caso, di escludere i derivati del latte a cui si è più sensibili ma di lasciare quelli che non creano difficoltà per evitare che la flora batterica intestinale possa diventare completamente inefficiente a tal proposito.
Latticini causano dipendenza: la caseomorfina interagisce con i ricettori degli oppioidi del cervello.
E' sicuramente saggio limitare i latticini per limitare i fattori di crescita IGF-1 in alcuni casi patologici. In molti altri casi non bisogna demonizzarli inutilmente.
Yogurt e Bevanda di Kefir: solitamente ben tollerati per lo scarso apporto di lattosio, poco calorici e ricchi di proteine (variante yogurt greco). Consiglio sempre di considerare yogurt con un contenuto glucidico non superiore a 5-6 gr/100gr. Non lasciatevi ingannare dalla dicitura Magro se poi hanno aggiunto dello zucchero per renderlo dolce. Sono alimenti fermentati senza caseine. Consiglio lo Skyr (milbona) come variante dello yogurt greco.
Ricotta e Fiocchi di latte: sono considerati falsi formaggi perché derivati dal siero del latte e non dalle caseine, ricchi di proteine. Non sono molto calorici, ed è possibile selezionare le versioni più light.
Philadelphia: formaggio spalmabile che va categorizzato in quest'ordine dal più calorico al meno calorico: Philadelphia, Philadelphia light, Philadelphia greca, Philadelphia active. Una variante interessante è il Quark magro 0.2%.
Formaggi: non sono da evitare necessariamente ma da limitare. Esistono formaggi naturalmente privi di lattosio: Parmigiano 36 mesi, Asiago, Emmentaler, Pecorino 12 mesi, Robiola, Provola, Scamorza, Taleggio e Gorgonzola.
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